Phra Rahu, un demone tra le divinità
Luce e ombra considerati da sempre come due fenomeni in contrapposizione esistono per definizione l’uno grazie all’altro. La ciclicità del giorno e della notte e la complementarità della luce e del buio rappresentano universalmente il rapporto tra la nascita e il crepuscolo della vita. L’alba può partorire il chiarore del sole soltanto in seno alle profondità della notte così come una volta raggiunta la tenebra del fondo, si può soltanto scegliere se rimanervi o risalire verso la luminosità della superficie.
In Tailandia, la divinità che governa l’antitesi tra il giorno e la notte è un demone e il suo nome è Phra Rahu [พระราหู], il signore dell’oscurità.
Statua di Phra Rahu Credits
La leggenda thai
In seguito ad una tregua tra i deva e gli asura (gli angeli e i demoni), il demone Rahu tentò con l’inganno di bere l’Amrita, il nettare dell’immortalità riservato agli dei. Alla sua malefatta assistettero il sole e la luna che terrorizzati dall’idea che un demone potesse divenire immortale e quindi assumere una delle caratteristiche degli dei, avvisarono prontamente Phra Naray [พระนารายณ์] -detto anche Narayana (ovvero Vishnu), il dio supremo. Per evitare una tale catastrofe che avrebbe compromesso le sorti dell’universo, Phra Naray volò sulle ali del suo araldo Garuda (Khrut) scagliandosi in attacco su Rahu e lanciandogli contro il devastante disco Sudarsana. Il fendente tagliò il demone in due parti all’altezza del busto proprio mentre stava bevendo l’Amrita. Il fendente infertogli gli causò un taglio netto orizzontale che divise il suo corpo in due parti: la sua parte superiore nella quale il demone aveva fatto scorrere alcune gocce dell’elisir divenne immortale mentre la parte inferiore deperì.
Così, mutilato dal petto in giù e condannato a vagare per il cosmo per l’eternità, Rahu trascorre la sua immortalità attendendo furioso di poter incontrare ancora gli astri che causarono la sua disfatta e ogni volta che il demone incrocia l’orbita della luna o del sole li divora per vendetta. Dopo essere stati ingoiati, gli astri fuoriescono dalla parte mozzata del suo busto causando le eclissi e lasciando il demone rabbioso e insoddisfatto finché non potrà provare nuovamente a consumare la propria rivalsa.
Yant Phra Naray Song Khrut Prathab Rahu [ยันต์ พระนารายณ์ทรงครุฑประทับราหู] Credits
Lo Yant Phra Naray Song Khrut Prathab Rahu è lo yant che raffigura il momento nel quale Narayana attacca assieme a Garuda il demone Rahu.
Il potere principale di questo yant, il Maha Amnat (ovvero il potere inteso come autorità e comando), è ben espresso dalla vittoria del bene sul male.
Pro e contro dello yant di Rahu
Così come si alternano il giorno e la notte, la speranza e la disperazione, secondo le credenze dei Thai Phra Rahu sarebbe in grado di rovesciare le sorti delle persone e quindi potenzialmente portare enormi benefici alla vita dei suoi devoti
Il potere di cambiare il destino di una persona è la caratteristica principale dello Yant di Rahu. Molti Ajarn realizzano questo yant proprio perché viene ritenuto in grado di trasformare la sfortuna in fortuna, altri Ajarn invece preferiscono non tatuarlo ricorrendo ad altri Sak Yant per raggiungere lo stesso scopo.
I maestri che evitano di tatuare Rahu considerano il suo dualismo instabile in quanto ritengono ambivalente la capacità di cambiare il destino di una vita potendo rovesciare la sorte in un senso o in un altro, quindi nel bene e nel male.
Rispetto agli yant nei quali Rahu viene domato da una divinità buona, i Sak Yant raffiguranti esclusivamente il demone nero dividono l’opinione degli Ajarn sulla gestibilità o meno del suo potere.
I maestri che non tatuano Rahu presuppongono che una persona che abbia una vita regolare fatta di alti e bassi, ricevendo questo yant correrebbe il rischio di cambiare il proprio destino in negativo in quanto, considerando alti a bassi come parte di una vita regolare, Rahu potrebbe operare il cambiamento trascinando la persona verso il baratro.
Per chi invece ha toccato il fondo, chi è talmente disperato da considerare di togliersi la vita, allora ci hanno spiegato che la sorte cambierebbe in positivo. Anche in casi come questo però i Maestri che rinunciano a Rahu possono prediligere altri Sak Yant in virtù della mancanza di certezze che un domani lo yant del signore oscuro funzioni nuovamente riportando la persona sul fondo nel quale si trovava in partenza.
Sak Yant di Phra Rahu Credits
Astrologia e rituali
Il giorno dell’eclissi è anche il giorno nel quale i thai pregano e porgono offerte a Phra Rahu, il demone che sarebbe il responsabile delle eclissi sia nella cultura induista che nel buddismo tailandese.
Ci è stato spiegato che anche per i thai, così come in altre culture, l’eclissi solare rappresenta un cattivo presagio.
I giorni dell’eclissi sono anche i giorni nei quali i thai pregano e porgono offerte a Phra Rahu, il demone che sarebbe il responsabile delle eclissi sia nella cultura induista che nel buddismo tailandese.
Già nell’astrologia induista Rahu è considerato come un corpo celeste oscuro che rappresenta il materialismo, la malizia, la paura, l’insoddisfazione, l’ossessione e la confusione. Queste caratteristiche ereditate anche dal demone nero del buddismo thai, rendono i giorni dell’eclissi dedicati a Phra Rahu di cattivo auspicio. Per questa ragione molti Ajarn officiano dei rituali di purificazione nelle ore successive l’eclissi. Nel corso di questi rituali, come possiamo osservare da queste foto di Ajarn Nueng, viene benedetta l’acqua lustrale con la quale poi i devoti vengono lavati dalla cattiva sorte portata dall’eclissi.
Secondo le credenze dei thai Rahu andrebbe onorato nei giorni di eclissi a lui dedicati (ma non soltanto) con otto offerte di cibo di colore nero e la recitazione di alcuni kata e inni a lui dedicati. Con questo tipo di rituale, che prende il nome di Wai Rahu [ไหว้ราหู] (ed è una vera e propria forma di rispetto del tutto simile al Wai Khru) i thai pregano la divinità-demone di portargli prosperità e fortuna invece di cattiva sorte (l’auspicio di fortuna economica è un’altra delle proprietà dello yant di Rahu).
In Tailandia, ma non solo, sono diversi i luoghi di culto dedicati al signore dell’oscurità.
Wai Phra Rahu Credits
Nonostante Rahu sia identificato con il colore nero e di conseguenza le sue raffigurazioni e gli amuleti che lo ritraggono siano neri, in origine questa associazione non sussisteva. Tradizionalmente, gli amuleti di Phra Rahu venivano realizzati a partire da quelle noci di cocco particolarmente rare le quali possedevano un solo “occhio” anzi che tre.
Amuleto in noce di cocco Credits