Che cosa sono i Sak Yant?

18 Gen 2018

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Il Sak Yant inteso come pratica e fenomeno sociale è un’espressione animista del buddismo theravada mentre nell’accezione strettamente legata alla forma tatuatoria, il Sak Yant è la forma di tatuaggio tipicamente tailandese (ben inteso che i tatuaggi yantra rappresentano un costume artistico che lambisce buona parte del Sudest Asiatico).
A dispetto di quello che pensano in tanti, i Sak Yant non sono i disegni destinati al tatuaggio (che in Tailandia vengono comunemente chiamati yant), né tantomeno sono il semplice tatuaggio di tali disegni. Complicato?

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Ok, un po’ di confusione è normale ma facciamo chiarezza: questo qui sopra per esempio è uno yant, un disegno yantra destinato a diventare un Sak Yant una volta che verrà tatuato nel contesto di un rituale preciso nel corso del quale il maestro che impartirà il tatuaggio e il ricevente seguiranno una serie di gesti e comportamenti ben precisi. Il risultato di quel cerimoniale, ovvero un tatuaggio benedetto, è un Sak Yant.

Il medesimo disegno non sarà quindi un Sak Yant se verrà tatuato da una persona qualunque, come un comune tatuatore, mentre sarà un Sak Yant vero e proprio se verrà tatuato da un autentico Ajarn o un monaco. Dopo aver chiarito quindi che il Sak Yant è sia un rituale che il tatuaggio sacro che viene realizzato nel suo contesto, la seconda domanda più frequente su questo argomento riguarda la tecnica con la quale i Sak Yant vengono realizzati.

Ma se il tatuaggio viene fatto a macchinetta anzi che con il metodo tradizionale del bamboo tattoo è sempre un Sak Yant?

La risposta è sì, se colui che guida il rituale e dona il tatuaggio è una guida spirituale specifica come appunto gli Ajarn o i monaci.

Diversi maestri di Sak Yant oggi si avvalgono dei progressi tecnologici tatuando con la macchinetta elettrica e questo non toglie nulla al potere delle benedizioni e alla consacrazione del tatuaggio stesso. …Certo magari perde un po’ di fascino, ma questo è un altro discorso.
Al contrario, esistono diversi tatuatori specialmente in Tailandia che tatuano i disegni yantra con la tecnica tradizionale del bamboo senza essere degli Ajarn. Ovviamente, non essendo dei monaci o degli Ajarn e non realizzando il tatuaggio nel suo un contesto rituale questo non sarà poi un Sak Yant, anche perché la particolarità dei veri Maestri è quella di tatuare i Kata a mano libera in quanto conoscono a memoria le formule di benedizione e protezione che secondo le credenze dei thai, renderanno il tatuaggio sacro e magico.

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Questo aspetto non va sottovalutato, infatti, per quanto possano risultare belli e perfetti, tanti dei finti Sak Yant riportano delle scritte errate o prive di senso. I Kata sono scritti in lingua Pali-Khom, una lingua morta appartenuta alle antiche popolazioni Khmer. Questa lingua non è quindi il tailandese e se non è stata studiata, assieme alle sacre scritture non può essere compresa e padroneggiata come invece fanno i veri Maestri tailandesi di tatuaggio occulto.